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BookCrossing

01/02/2009

Questa mattina mi sono svegliata con il flash del bookcrossing. Sai di cosa si tratta? Consiste nello scambio di libri… ma in modo inusuale ed anonimo.

Dopo aver letto un libro, lo lasci in un luogo pubblico, con una dedica all’interno. A discrezione di chi passa e viene attirato dal libro, lo prende con sè. Dopo averlo letto lo lascia a sua volta in un altro luogo pubblico in modo che qualcun altro lo possa leggere e passare a sua volta. Sai quanto mi piace condividere. E questa mattina ho provato per la prima volta anche questa forma di condivisione… ti lascio un indizio: ho lasciato un libro di Theta Healing, con una dedica all’interno. Chissà chi l’avrà preso… e chissà perché proprio e solo questa mattina mi sono svegliata con questo desiderio in testa;-)

Wikipedia, la libera enciclopedia in internet, definisce il BookCrossing in questo modo: “anche noto come BC, giralibri, liberalibri, Libri liberi, Libri in libertà, consiste nella pratica di una serie di iniziative collaborative volontarie, e completamente gratuite, di cui alcune anche organizzate a livello mondiale, che legano la passione per la lettura e per i libri alla passione per la condivisione delle risorse e dei saperi. L'idea di base è di rilasciare libri nell'ambiente naturale compreso quello urbano, o "into the wild", ovvero dovunque una persona preferisca, affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altre persone.

L'uso di questo termine è divenuto così diffuso da meritare, dal 2004, una voce nel Concise Oxford English Dictionary:
Bookcrossing: the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise

L'iniziativa prende il nome dalla giustapposizione dei termini Book e Crossing, che letteralmente vogliono dire "incrociare un libro", ma che in senso più lato sta ad indicare l'intersezione tra le vite di chi legge i libri, che appunto si toccano, seppur solo virtualmente, tramite un volume. In seguito, il neologismo divenne una parola vera e propria del vocabolario inglese.

Rilasciare un libro è come l'inizio di un'avventura per i proprietari dei libri, per i libri e per i loro nuovi lettori. L'iniziativa di abbandonare scritti per condividerne il contenuto è piuttosto antica, e forse possiamo individuare nel filosofo greco Teofrasto la prima iniziativa di liberare in mare alcuni testi chiusi in bottiglia, così come possiamo ravvisare nel Progetto Gutemberg una moderna visione digitale di condivisione. Molte altre sono state in passato le iniziative di abbandonare gratuitamente libri, ad esempio perché potesse fruirne chi per problemi economici o fisici avrebbe potuto trarne giovamento, e qui possiamo citare "Nati per Leggere" dove a Boston nei primi anni '90, nell'ospedale locale alcuni pediatri ebbero l'idea di mettere dei libri nella sala d'aspetto. Col tempo i libri sparirono, e resisi conto dell'utilità di quel furto, l'iniziativa venne istituzionalizzata. I due progetti americani relativi a libri per bambini più importanti si chiamano proprio Born to read e Reach out and read”.

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Sonia

Data: 09/02/2009 11:25

Cara Francesca... ti ringrazio per i bei pensieri e per le belle parole;-) Eric Pearl? siiiii finalmente potremmo vederlo tutti dal vivo in Italia il 27 marzo! Pensa: il 21 marzo MyLife compie un anno.. e per festeggiare porterà Eric Pearl a Riccione!! Quindi tieniti libera per quel weekend e preparati a trascorrerlo insieme a noi a Riccione;-) L'ingresso alla serata è gratuito presentando il libro. Se non lo hai già puoi anche acquistarlo direttamente li. L'incontro è dalle ore 21.00 alle ore 23.00 Ti aspetto!!

Francesca

Data: 08/02/2009 18:57

Come quando fanno i cross nel calcio.Tu batti il calcio d'angolo e non sai esattamente chi lo riceverà,e a volte qualcuno fa goal,a volte no. Tornando ad Eric Pearl,è stato molto bello poter ascoltare l'intervista e poi dopo molto bello leggere il suo libro.Ho pensato ai ruotini di cui parlava ,e mi sa che io non avevo messo i ruotini alla bici da piccola e così ho continuato da grande. Bici piccola, piccola caduta piccolo doore ,bici grande ,grandi cadute grandi dolori!!!Ho imparato a guidare la bicicletta ora.Be ogni tanto sbando ancora un po'ma va molto meglio.Se qualcuno mi avesse detto da piccola "Guarda che possiamo mettere i ruotini"(anche senza luci e opzioni varie,ne sarei stata felice!!!!E se qualcuno da grande mi dicesse"Non aver paura,ora se vuoi e soltanto se tu vuoi,puoi togliere i ruotini"Inizierei a pensarci e poi che gioia quando ce la fai" Felici giri felice giornata Sonia

Francesca

Data: 08/02/2009 18:29

Cara Sonia era un po,di gg.che volevo scriverti ,ma non c'era il posto giusto o per meglio dire l'argomento giusto.Sono felice di leggere che Eric Pearl viene in Italia,amerei vederlo,ascoltarlo,sentirlo e toccarlo(e ci si può sentir toccati pur da distanti) dal vivo,chissà!Ci sono cose che accadono e cose che non,ma più vado avanti e piu sento che nulla accade per caso(l'avevo letto in molti libri) ma solo da un po' di tempo mi accorgo di quanto questo sia vero.I libri ,quanto ero attaccata ai miei libri,e prima di prestarne qualcuno,facevo mille raccomandazioni :"Mi,raccomando ci tengo molto,fai attenzione quando giri le pag., non fargli le orecchie,non aprirlo troppo,non mangiarci sopra....e soprattutto,restituiscimelo."Forse ho un po' esagerato,ma quando aggiungevo quel,perentorio"Restituiscimelo"il libro non faceva più ritorno,specie quando la persona a cui lo prestavo mi rispondeva "Stai tranquilla!"Il crossing lo faccio anch'io "profumicrossing,statuinecrossing,postercrossing.."E poi chi lo sà,a chi và và!